TARRICONE (MST): “NON SOLO QUOTE MIGLIORI, INVESTIREMO PER IL RILANCIO!”

E’ stato probabilmente uno dei maggior innovatori, se non il maggiore, della scommessa ippica italiana: prima con il marchio Totosì, poi con quello di Betflag. Oggi Giuseppe Tarricone, poco più che sessantenne da Muro Lucano, è il patron di Mst, acronimo di Media System Technology – società leader nella fornitura di soluzioni tecnologiche connesse al mondo dell’ippica, che vanta tra i suoi clienti alcuni dei maggiori concessionari di scommesse operanti sul nostro territorio, e ancora una volta è in prima linea, oggi più che mai, nel tentativo di rilanciare le scommesse ippiche. Un entusiasmo rinnovato specie dopo l’annuncio della variazione al ribasso del prelievo sulle scommesse a quota fissa…


“Sono un grande appassionato di cavalli e ritenevo che la scommessa sulle corse dei cavalli fosse vittima di una grandissima ingiustizia e disparità. Vede. È come se in una famiglia dove ci sono due figli, entrambi vanno dai genitori per chiedere i soldi per andare a mangiare una pizza e a uno vengono dati 100 euro, mentre all’altro solo 3 euro. E’ evidente che ciò rappresenti una palese ingiustizia e disparità. Questo era quanto accadeva fino allo scorso 31 dicembre tra le scommesse sportive e quelle sulle corse dei cavalli.”


Dica la verità non ci credevate quasi più…


“E’ vero, troppe volte si era vicini a raggiungere questo obiettivo, ma poi per un motivo o per l’altro tutto svaniva. A un certo punto ero in procinto di bloccare gli investimenti perché forse non ne valeva più la pena…”


E poi?
E poi devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Non nascondo che non ci credevo quasi più. Così quando invece il provvedimento è stato emanato, sono stato forse tra i primi a congratularmi con le Istituzioni e a riconoscere il grandissimo lavoro fatto anche a livello politico.


E adesso?
Adesso non vi nascondo che sentiamo addosso una grossa responsabilità perché è indubbio che anche dalle iniziative e dagli investimenti che tutti noi fornitori di servizi, assieme ai concessionari, riusciremo a mettere sul campo, dipenderà il rilancio delle scommesse sulle corse dei cavalli. Una cosa nella quale credo fermamente. Sono certo che ciò avverrà, logicamente a medio termine. Sono fiducioso e convinto!


Il primo passo che viene chiesto dagli appassionati è l’abbassamento della percentuale di allibramento…


“Beh, sarà indubbiamente il primo segnale e anche il più facile da mettere in atto. In effetti abbiamo già iniziato da qualche giorno e a regime crediamo di arrivare a una lavagna media molto competitiva per tutte le tipologie di scommesse sulle corse dei cavalli, ma sarebbe sbagliato ridurre tutto a questo elemento anche se determinante. La nostra società ha deciso di investire fortemente traendo risorse da quello che arriverà dalla diminuzione della tassazione sulla quota fissa e quindi, ad esempio, entro il prossimo mese di febbraio debutterà il sistema di tracking sulle corse al trotto e galoppo sul modello estero (americano, inglese, francese e svedese). Lo abbiamo sviluppato in collaborazione con l’ippodromo di Agnano che farà da apripista, ma il nostro intento è quello di trasferirlo su 10/12 dei maggiori ippodromi italiani. Vogliamo proporre tutta una serie di nuove scommesse, e siamo già abbastanza pronti, perché non è giusto che su una partita di calcio ci siano decine e decine di opportunità di scommessa e sulle corse dei cavalli invece non si arrivi a una dozzina. Il “negozio” della scommessa sulle corse dei cavalli deve avere uno scaffale pieno di prodotti, poi sarà il cliente a scegliere, ma se non gli dai questa opportunità quello si disamora e rivolge la sua attenzione a uno scaffale più fornito… 
Poi abbiamo intenzione di dedicare risorse alla comunicazione perché il nostro è un settore che comunica poco e si promuove meno quasi fosse oggetto di una “censura” non dichiarata.  Confidiamo di poter annunciare presto qualche buona iniziativa, abbiamo sul tavolo tanti progetti. Torneremo anche ad affiancare alcune società nell’organizzazione dei grandi premi. Insomma non rimarremo con le mani in mano…”


Come definirebbe oggi il suo stato d’animo in rapporto al suo lavoro?

Facile: Entusiasta!

Intervista di Luigi Migliaccio